[IT]
La performance del ciclo Opacity fanno parte di un insieme di lavori che tentano di mettere in discussione alcune categorie fondative delle identità culturali e di genere, interrogando concetti come stereotipo, nazione, progresso, bandiera, tradizione, modernità, canone, civiltà, luce e oscurità. La performance Opacity#1 è suddivisa in due parti.
La prima parte, costruita sul corpo della danzatrice Daria Greco, si concentra sul potere che i canoni e la loro pretesa di essere universali esercitano sui nostri corpi, partendo dalla rappresentazione del femminile nella danza classica.
La seconda parte, con Salvo Lombardo in scena, tenta di fare emergere le eredità del pensiero coloniale rispetto all’ “oggettivazione” e alla razzializzazione sessualizzata, in questo caso, dei corpi maschili neri facendo un affondo sulle dinamiche di negazione-desiderio sollecitate dall’industria pornografica omosessuale e - nello specifico - dal suo genere detto “interacial sex”.
[ENG]
Salvo Lombardo’s Opacity#1 has a two chapter structure and emerges from a reflection on the colonial heritages and post-colonial imageries within the representation of bodies in the Western world. The Opacity project attempts to undermine the very principles of identities classification by investigating concepts such as flag, tradition, modernity, canon, stereotype, nation, progress, civilization, light and darkness.
The first part of Opacity#1 is raising questions on the aesthetic canon and power in the representation of female bodies in classical ballet.
The second part reflects on the dynamics of desire-repulsion of what we do not know, of what we consider "other" than us and about the "racialization" of sexual imagery.
[CREDITS ENG]
idea, choreography and direction Salvo Lombardo
performance Daria Greco and Salvo Lombardo
music Fabrizio Alviti, Giuseppe Verdi
cultural advisor Viviana Gravano
production Chiasma
in collaboration with Scenario Pubblico,Catania; Versiliadanza, Firenze; Spellbound Contemporary Ballet, Roma; ACS Abruzzo; Festival Teatri di Vetro, Roma
supported by MIC – Ministero della Cultura
duration 30 minuti