[IT]
Tiergarten è un workshop rivolto ad una utenza trasversale (danzatori, performer, cittadine e cittadini), finalizzato alla costruzione, negoziata con i\le partecipanti, di una performance\installazione che tenta di mettere a fuoco le possibili derive della relazione tra l’immaginario orientalista ed etnocentrico dell’Occidente coloniale e le iconografie esotizzanti e massificate che la contemporaneità ripropone attraverso le sue raffigurazioni e suoi media. Il centro della riflesisone si basa sulle connessioni tra design e mass media, arte e pubblicità, accademia e controcultura, appropriazione culturale e processi di liberazione e autodeterminazione culturale.
Attraverso la trasmissione di pratiche di “composizione istantanea” il workshop indaga in particolare il design della moda e una serie di iconografie contemporanee che sembrano suggerire un preciso disegno culturale che tende ad un appiattimento delle culture della differenza, determinando un carattere fisso, estensivo e universalistico del concetto stesso di identità e improntato su rappresentazioni “razializzate” che classificano gli Altri e le Altre, ancora oggi, secondo un preciso schema di inferiorizzazione che si estende al concetto stesso di alterità.
[ENG]
Tiergarten is a workshop aimed at transversal users (dancers, performers, common people), whose purpose is the creation of a performance/installation able to focus on the possible drifts of the relationship between the orientalist and ethnocentric imaginary of western colonialism and the exotic and standardized iconographies that contemporary life mirrors through its media and images. The core of the whole idea is based on the connections between design and mass media, art and advertising, academy and counterculture, cultural appropriation and cultural liberation and self-determination processes.
Thanks to the communication of "instant composition" practices, the workshop principally investigates the fashion design, as well as a series of contemporary iconographies that seem to offer a definite binding scenario, a sort of cultural flattening course trying to even out any difference, determining a fixed, extensive and universalistic character of the very concept of identity, therefore, any current representation is “racialized” with a clear tendency to classify the others according to a clear-cut inferiorization scheme.
[CREDITS ENG]
workshop and performance Salvo Lombardo
video Daniele Spanò
sound design Fabrizio Alviti
workhsop lenght 5/6 days
number of participants Max. Twenty People
production Chiasma
with the support of MIC – Ministero della Cultura