[IT]
Collage è un laboratorio di movimento che parte dalla tecnica artistica del
collage.
In che modo avviene la scelta di accostare, sovrapporre, ritagliare, congiungere
delle immagini, delle fotografie o dei ritagli di giornale? Che sfumature e
valenze potrebbe avere la stessa tecnica applicata ai corpi?
Fare Collage vuol dire allenare l’orchestrazione dei pezzi per ottenere il loro
superamento nella forma e nel significato.
L’idea è di praticare l’assemblaggio di immagini, parole, talvolta altri
elementi, per produrre una piccola porzione di futuro imminente: coniugare per
poi confondere, prendere i frammenti e spostarli, cambiarne il verso, creare
nuove semantiche di relazione, agire il concetto di risignificazione.
E i corpi? I corpi certo non sono immagini e il desiderio non è quello di
ridurli a pezzi piatti. Allora come si accosta la complessità? Quale ritaglio di
me porto nell’insieme? Come sto accanto all’altrƏ?
ProvvistƏ di forbici e riviste procederemo alla realizzazione di un collage
collettivo organizzato in vari step d’indagine; il momento di trasmissione ai
corpi consegnerà alla pratica una prima verificabilità per poi inondarla di
proposte compositive che rispondano alle urgenze della condivisione, della
mescolanza e della coesistenza.
Gli oggetti da lavoro saranno messi a disposizione dall’organizzazione, ma
qualsiasi materiale (giornali, libri vecchi, foto, fumetti, disegni, stampe,
opuscoli, poster, adesivi, cartoline, biglietti, etichette) ritenuto
modificabile e introdotto da chi ne ha appartenenza si può determinare come
oggetto della pratica.
La pratica dura 3 ore ed è rivolta a un numero di persone che va da 5 a 10. È
richiesto un abbigliamento soggettivamente comodo.
[ENG]
Collage is a movement laboratory that starts from the artistic technique of
collage.
How does the choice of juxtaposing, overlapping, cutting out, joining images,
photographs or newspaper cuttings come about? What nuances and values could
the same technique have when applied to bodies? Collage is a field of
investigation into the complexity of being together.
Collaging means training the orchestration of the pieces to achieve their
surpassing in form and meaning.
The idea is to practice assembling images, words, sometimes other elements, to
produce a small portion of the imminent future: combining and then confusing,
taking the fragments and moving them, changing their direction, creating new
relational semantics, acting on concept of resignification.
And the bodies? Bodies are certainly not images and the desire is not to reduce
them to flat pieces. So how do you approach complexity? What part of myself do I
bring to the whole? How do I stand next to others?
Equipped with scissors and magazines we will proceed with the creation of a
collective collage organized into various investigation steps; the moment of
transmission to the bodies will give the practice an initial verifiability and
then flood it with compositional proposals that respond to the urgencies of
sharing, mixing and coexistence.
The work objects will be made available by the organization, but any material
(newspapers, old books, photos, comics, drawings, prints, brochures, posters,
stickers, postcards, tickets, labels) deemed modifiable and introduced by those
who belong to it can be determined as the object of the practice.
The practice lasts 3 hours and is aimed at a number of people ranging from 5 to
10. Subjectively comfortable clothing is required.