[IT]
"... Quando voglio immensamente bene a qualcuno non ne dico mai il nome a chicchessia. È come cederne una parte. Mi sono abituato ad amare la segretezza; mi sembra l'unica cosa che possa render misteriosa e meravigliosa la vita moderna per noi. La cosa più ordinaria divien deliziosa quando è tenuta nascosta..." (O.Wilde, Il ritratto di Dorian Gray)
La danzatrice Daria Greco indaga la segretezza: ciò che si nasconde dietro la scelta di custodire. Si allontana dalla manifestazione e volge il pensiero alla delizia di un prezioso innominabile. La rinuncia al dire ha una sua tangibilità, dispone di una realtà sua propria. Il dimostrabile, pur restando indimostrato, e il suo legame con l'autobiografia, diventano una mise en scène dell'intimo.
[ENG]
"... When I like people immensely I never tell their names to any one. It seems like surrendering a part of them. You know how I love secrecy. It is the only thing that can make modern life wonderful or mysterious to us.” O.Wilde - The Picture of Dorian Gray
The dancer Daria Greco investigates secrecy: what lies behind the choice to guard. She walks away from the manifestation and turns her thoughts to the delight of a precious unmentionable. The renunciation of saying has its own tangibility, it has a reality of its own. The demonstrable, while remaining unproven, and its link with autobiography, become a mise en scène of the intimate.
Photo credits Alessio Paolelli
[CREDITS ENG]
Concept, choreography, performance Daria Greco
Sound Daniele Casolino
lenght 30'
Supported by Scup Sport e Cultura Popolare and festival Attraversamenti Multipli 2017_Margine Operativo